Titolo: RIMBAUD - Tutte le poesie
Autore: Arthur Rimbaud
Genere: Poesia
Editore: Newton Compton
- Collana: I MiniMammut
Pagine: 366
Prezzo: 3,90 €
Prezzo e-book: 1,99 €
Letto in formato: Cartaceo
Descrizione
La poesia di Rimbaud raggiunge vertici di straordinaria bellezza. Il poeta "malato", "criminale", "maledetto", si rivela in questi versi un grande "veggente" che trae dal profondo la propria voce, attraverso un programmatico "sregolamento" di tutti i sensi e la trascrive in un linguaggio dai significati stravolti. Riversa così nella scrittura una carica aggressiva che spezza lo schema metrico e sconvolge la lingua nobile della migliore tradizione letteraria, contaminandola con il lessico delle bettole per scandalizzare il lettore "borghese". Prende corpo così la figura di un ribelle incantatore, insofferente a ogni legame, che gioca in ogni strofa gli effetti del proprio disgusto, con tale intensità da decomporre nell'esorcismo verbale l'intera sua dimensione umana e poetica.
L'autore
«Scrivevo dei silenzi, delle notti, annotavo l’inesprimibile. Fissavo delle vertigini.»
Arthur Rimbaud, considerato l'incarnazione del poeta maledetto, nacque a Charleville nel 1854 in
una tipica famiglia borghese (dove non ebbe né l'affetto del padre, che assai presto lasciò la
famiglia, né quello della madre, inflessibile e tiranna). Educato in famiglia ed a scuola secondo gli
schemi più tradizionali, si segnalò per la straordinaria precocità intellettuale componendo versi sin
dall'età di dieci anni; a 16 anni rifiutò di colpo tutti gli schemi secondo cui era stato educato, fuggì
ripetutamente di casa, cominciò il suo vagabondaggio: visse tra esperienze di ogni genere, senza
escludere alcol, droga e carcere. Incontrò Paul Verlaine, amicizia che fu decisiva nello stimolare la
straordinaria e precocissima vena creativa del poeta adolescente. Tentò di raggiungere Parigi dove,
alla caduta dell'Impero di Napoleone III, era sorta la Comune. Proprio nel '70 ebbe inizio
l'avventura letteraria di questo "enfant prodige" (che cominciò a comporre imitando Hugo e i
parnassiani), un'avventura che durò cinque anni, durante i quali scrisse tutte le sue opere più
importanti. Riscosse grande successo tra i poeti simbolisti e nell'ambiente intellettuale parigino, ma
questo successo fu effimero, e ben presto Rimbaud si ritrovò a essere ignorato e dileggiato. Nel 1872
mise fine al suo movimentato soggiorno parigino e ritornò a Charleville, dove però non ottenne
stima né comprensione. Continuò tuttavia a frequentare Verlaine, che l'accompagnò a Londra, poi a
Bruxelles, dove scrisse una parte delle Illuminazioni e Una stagione all'inferno (1873). Verlaine
pose fine al loro legame burrascoso nel 1873, ferendolo con un colpo di pistola. Rimbaud abbandonò
la poesia (dopo aver distrutto quanto poteva dei suoi scritti) e si lanciò in una vita d'avventure, che
lo vide insegnante a Londra nel 1874, scaricatore di porto a Marsiglia nel 1875, mercenario nelle
Indie olandesi e disertore a Giava nel 1876, al seguito di un circo nel 1877, capomastro a Cipro nel
1878. Infine, nel 1880 si stabilì come commerciante in Abissinia. Verlaine, pensando che Rimbaud
fosse morto, ne pubblicò le Illuminazioni nel 1886. Nel 1891, Rimbaud ritornò in Francia per
sottoporsi a cure mediche per un tumore a un ginocchio, a causa del quale morì in quello stesso
anno.
La mia recensione
Arthur Rimbaud è uno dei miei poeti preferiti in assoluto ed è qualcosa di indescrivibile.. Le sue poesie fanno bene e male, ti entrano dentro, ti feriscono, ti penetrano in profondità con la loro crudeltà e dolcezza. Sono poesie che lasciano il segno, che ti entrano dentro e non si dimenticheranno mai più, perché sono state scritte dal suo autore proprio per rimanere per sempre. La mia preferita rimarrà sempre “Sensazione”, cosa non è quella poesia!!!! Ha il potere del vento, la dolcezza delle madri, ha il profumo di una rosa appena colta…
Ve la riporto:
NELLE AZZURRE SERE D’ESTATE, ANDRÒ PER I SENTIERI,
PUNZECCHIATO DAL GRANO, A PESTAR L’ERBA TENERA:
TRASOGNATO SENTIRÒ LA FRESCURA SOTTO I PIEDI
E LASCERÒ CHE IL VENTO MI BAGNI IL CAPO NUDO.
PUNZECCHIATO DAL GRANO, A PESTAR L’ERBA TENERA:
TRASOGNATO SENTIRÒ LA FRESCURA SOTTO I PIEDI
E LASCERÒ CHE IL VENTO MI BAGNI IL CAPO NUDO.
IO NON PARLERÒ, NON PENSERÒ PIÙ A NULLA:
MA L’AMORE INFINITO MI SALIRÀ NELL’ANIMA,
E ME NE ANDRÒ LONTANO, MOLTO LONTANO COME UNO ZINGARO,
NELLA NATURA, LIETO COME CON UNA DONNA.
MA L’AMORE INFINITO MI SALIRÀ NELL’ANIMA,
E ME NE ANDRÒ LONTANO, MOLTO LONTANO COME UNO ZINGARO,
NELLA NATURA, LIETO COME CON UNA DONNA.
Tutto questo era Rimbaud e anche più: un Genio.A soli 16 anni ha scritto delle poesie che sembrano essere scritte da una persona molto più matura e avviata nel mondo della letteratura e invece no.. aveva appena 16 anni e ha lasciato sbigottiti tutti.. compreso il mondo.
Questa versione Minimammut della Newton Compton è stupenda!! La consiglio assolutamente, oltretutto ha un costo bassissimo e a lato ha i testi scritti in francese, per assaporare ancora di più la poesia del nostro poeta! Non lasciatevela scappare!! 
In questo video il grande Luca Ward recita la poesia che amo tantissimo di Rimbaud: "Sensazione"
Guardatelo.... è da BRIVIDI!!!
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