Ti parlo di un grande amore che si chiama Charlie Chaplin

Un omino chiamato Charlot


Charles Chaplin nacque il 16 aprile 1889 a East Street, nel sobborgo londinese di Walworth. I suoi genitori erano Charles Chaplin Senior, un attore di varietà di discreto talento e successo, ma compromesso dal vizio dell'alcol e Hannah Harriette Hill, un'attrice conosciuta come Lily Harley di altrettanto talento, ma minor fortuna. La coppia aveva già un figlio, Sydney, nato quattro anni prima.

L'infanzia di Chaplin fu dura e difficile e segnò per sempre la sua vita. 
La madre Hannah amava i due figli e cercava di prendersene cura come poteva ma la dura povertà e la malattia mentale le portarono via i figli in un orfanotrofio dove rimasero per ben due anni. Come lo stesso Chaplin testimoniò nella sua autobiografia, in quel periodo conobbero la solitudine e l'abbandono. 

Dopo l'orfanotrofio che segnò nel cuore i fratelli Chaplin, andarono a vivere per un periodo con il padre e la seconda moglie con rispettivi figli ma fu un periodo altrettanto difficilissimo. la moglie non apprezzava in casa la presenza dei due ragazzi e li sottoponeva a svariati lavori pur di non vederli girare per casa, tutto questo all'insaputa del padre, ma quando un giorno, tornando dal lavoro, trovò i due figli vagabondare di notte in cerca di cibo nella spazzatura, li riportò di corsa a casa e si arrabbiò talmente tanto con la moglie da tirarle addosso la prima cosa che trovò e la ferì buttandola a terra.
Questo episodio riportato nell'autobiografia di Charlie ci rende partecipi dell'infanzia, mi correggo, dell'infanzia negata del nostro Charlie.



L'infanzia è stato un tema centrale nella vita e nel lavoro di Chaplin, così come la gioia e il dolore. Nonostante l'infanzia difficilissima, non perse mai la speranza e quella risata che proviene dal cuore capace di ridare vita.



"Credo nel potere del riso e delle lacrime come antidoto all'odio e al terrore"



In mezzo a tutto questo, Charlie Chaplin coltiva forte il sentimento di una necessità di miglioramento, un'ambizione per una vita più dignitosa a cui si vanno ad aggiungere la sua innata intelligenza e la capacità di saper cogliere aspetti del reali oscuri agli altri. 
Il talento del giovane Charles, d'altronde, fa presto a manifestarsi. A soli sette anni già affronta il palcoscenico come cantante mentre a quattordici ottiene le sue prime parti teatrali (la seconda è in uno Sherlock Holmes che lo vedrà a lungo in tournée). Non si può dire insomma che non abbia fatto la classica gavetta, che la sua conoscenza del mondo dello spettacolo non sia approfondita. Una scuola di vita che lo porta a diciannove anni ad essere accettato dalla celebre compagnia di pantomime di Fred Karno, con cui collabora per un paio di anni prima della grande tournè americana, l'occasione che gli farà scoprire un mondo diverso, più libero e ricco di possibilità.
Ed è proprio durante un giro di spettacoli ad Hollywood nel 1913, che il produttore Mack Sennett lo scopre, inducendolo poi a firmare il primo contratto cinematografico con la Keystone. Nel 1914 fa la sua prima apparizione sullo schermo (titolo: "Per guadagnarsi la vita"). Per le brevi comiche pensate per Sennett, Charlie Chaplin trasformò la macchietta che si era costuito nel tempo, "Chas" (una sorta di nullafacente dedito solo al corteggiamento), in quel campione di umanità che è il vagabondo "Charlot" (chiamato inizialmente "Charlie" ma poi ribattezzato Charlot nel 1915 da un distributore francese), confezionato da Chaplin nell'indimenticabile "divisa" fatta di baffetti neri, bombetta, giacchetta stretta e corta, pantaloni larghi e sformati e bastoncino di bambù.

L'attività, come l'epoca vuole, è frenetica: 35 comiche realizzate per la Keystone nel solo 1914 (ben presto anche come regista), 14 per la Essanay nel 1915-16, 12 per la Mutual nel 1917. Un'immensa mole di lavoro che però contribuisce a lanciare definitivamente Charlot, ormai entrato nel cuore di milioni di persone in mezzo mondo. Nel 1918, infatti, Chaplin si potrebbe anche considerare "arrivato": è ricco, famoso e conteso. Una prova? In quell'anno firma un contratto da un milione di dollari con la First National per la quale realizza, sino al 1922, nove mediometraggi (fra cui classici assoluti come "Vita da cani", "Charlot soldato", "Il monello", "Giorno di paga" e "Il pellegrino"). 

Seguono i grandi film prodotti dalla United Artists (la casa fondata da Chaplin nel 1919 con Douglas Fairbanks sr., D. W. Griffith e Mary Pickford): "La donna di Parigi" (di cui è solo regista), "La febbre dell'oro" e "Il Circo" negli anni '20; "Le luci della città" e "Tempi moderni" negli anni '30; "Il grande dittatore" (travolgente satira del nazismo e del fascismo) e "Monsieur Verdoux" negli anni '40; "Luci della ribalta" nel 1952. 







"Il Monello" è tra i miei film preferiti in assoluto!














Personaggio pubblico, universalmente acclamato, Charlie Chaplin ha avuto anche un'intensa vita privata, sulla quale sono fiorite leggende di tutti i tipi, poco chiarite ancora oggi. Ad ogni buon conto, a testimonianza della voracità sentimentale del personaggio, stanno a testimonianza quattro matrimoni, qualcosa come dieci figli ufficiali e numerose relazioni spesso burrascose e dai complessi scioglimenti.




Nel '47, viene trascinato di fronte alla Commissione per le attività antiamericane, sospettato di comunismo: un'accusa che gli costa l'annullamento nel '52 (mentre Chaplin era in viaggio per Londra ), il permesso di rientro negli USA.
Nel 1953 i Chaplin si stabiliscono in Svizzera, presso Vevey, dove Charles si spegnerà la notte di Natale del 1977. 


L'ultima moglie di Chaplin: Oona O'Neill


Figlia del drammaturgo Eugene O'Neill, nel 1943, diciottenne, divenne la quarta moglie di Charlie Chaplin, che all'epoca aveva 54 anni. La coppia rimase salda fino alla fine ed ebbe otto figli, tre nati negli Stati Uniti e cinque in SvizzeraGeraldine (1º agosto 1944), Michael (7 marzo 1946), Josephine (28 marzo 1949), Victoria (19 maggio 1951), Eugene (23 agosto 1953), Jane (23 maggio 1957), Annette (3 dicembre 1959) e Christopher (8 luglio 1962).
Alcuni anni dopo la morte del marito, avvenuta nel 1977, Oona concesse agli studiosi di storia del cinema Kevin Brownlow e David Gill, il materiale scartato da Chaplin al montaggio durante tutta la sua carriera, gli archivi personali del marito ai quali nessuno aveva mai avuto accesso precedentemente. La grande quantità di materiale recuperato e rimontato da due studiosi permise la realizzazione del documentario Chaplin sconosciuto del 1982.



Oona morì il 27 settembre 1991, in Svizzera, per un tumore al pancreas. La figlia Géraldine Chaplin ha avuto a sua volta una figlia, anch'essa attrice, che ha chiamato Oona in sua memoria.










I suoi ultimi film ("Un re a New York", 1957, e "La contessa di Hong Kong", 1967), la sua "Autobiografia" (1964), le riedizioni sonorizzate delle sue vecchie opere e molti progetti rimasti incompiuti hanno confermato sino all'ultimo la vitalità di un artista che va annoverato fra i pochi grandi in assoluto del nostro secolo (il grande poeta russo V. Maiakovski gli ha addirittura dedicato una poesia).

Chaplin vinse un Oscar onorario alla carriera nel 1929 per il film "Il Circo"
Un Oscar alla migliore colonna sonora nel 1973 
e l'Oscar alla carriera nel 1972



Quì vi lascio il video della serata degli Oscar dove il grande Charlie vinse finalmente l'Oscar alla carriera nel 1972





Onorificenze


— Londra, 1º gennaio 1975



Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinariaGrande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana
«Per meriti artistici»
— Roma, 20 dicembre 1952. Su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri[26].
Commendatore dell'Ordine della Legion d'Onore - nastrino per uniforme ordinariaCommendatore dell'Ordine della Legion d'Onore
— Francia, 22 maggio 1971.[27]
Laurea honoris causa in Lettere - nastrino per uniforme ordinariaLaurea honoris causa in Lettere
— Università di Oxford1962

Autore di oltre novanta film e tra i più importanti e influenti cineasti del XX secolo, Charlie Chaplin è a tutti gli effetti il padre del Cinema.


Chaplin qui con un altro mito: Walt Disney


Alla sua morte numerosi artisti lo ricordarono così:

  • Jackie Coogan esprimendo la propria tristezza, ricordò l'unicità, la gentilezza dell'uomo e l'influenza che ebbe sulla sua vita non solo artistica.
  • Jacques Tati rimarcò l'apporto insostituibile all'arte cinematografica e dell'attualità ed eternità della sua opera. "Senza Chaplin probabilmente non sarei diventato l'attore che sono".
  • Zeppo Marx "Probabilmente il più grande mimo mai esistito".
  • René Clair "É stato il monumento del cinema di tutti i paesi e di tutti i tempi".
  • Paulette Goddard "Non solo fu il più grande creatore di film, ma anche uno degli uomini più affascinanti".
  • Sophia Loren "Attore e regista meraviglioso, e dietro di lui la moglie Oona".
  • Laurence Olivier "È stato probabilmente l'attore comico più grande di tutti i tempi e come tale spero ed auspico sarà ricordato".
  • Radio Vaticana "È stato il più geniale e amato uomo di cinema di tutti i tempi".
  • Federico Fellini "È scomparso nella stessa atmosfera natalizia in cui lo vidi per la prima volta. A Rimini i suoi film erano i più importanti e venivano programmati immancabilmente nel periodo natalizio. Da bambino lo vedevamo come un omino cui dovere gratitudine e lo si accettava come un fatto naturale, come la neve d'inverno, il mare d'estate, Gesù Bambino. È una specie di "Adamo", il progenitore da cui tutti si discende".


Chaplin ha amato, ha sofferto, ha sorriso e ha lasciato quel luccichio di speranza in tutti noi guardando i suoi film. Lo amo con tutto il cuore perché i suoi film mi hanno insegnato tantissimo e tutt'ora continuano a farlo.
All'età di 11 anni mi innamorai perdutamente della sua arte e dei suoi film immortali e non sono più riuscita a farne a meno.
Lo ringrazierò per sempre perché è stato in grado di insegnarmi davvero tanto, a 11 anni guardare i suoi film è stato illuminante per me; Chaplin è stato come un parente caro che mi ha insegnato i valori della vita, mi ha fatto vedere cosa può succedere alle persone, che possono cadere a terra e poi rialzarsi, più forti di prima; 
che tutti abbiamo la nostra croce da portare ma che non siamo soli e che la gioia dopo la tristezza è sempre dietro l'angolo, di non disperare mai e avere coraggio! e che dopo le lacrime, ci sono le risate a tirarci sù il morale.
I film di Chaplin sono pura poesia, nessuno hai mai fatto e mai farà più film di questo genere. 
Chaplin recitava con gli occhi e con le mani; il suo sguardo, i suoi occhi dicevano tutto senza dover fare nessuno sforzo, e quando ci guardava nella telecamera sentivamo con lui le sue emozioni, ci rendeva completamente partecipi dei suoi sentimenti. 
E' stato il maestro del pathos e il Cinema è nato grazie a lui.
Come già detto, molta importanza diede al tema dell'infanzia poiché la sua fu negata, cercò sempre quella giovinezza, quel senso d'infantile in grado di ridargli in qualche modo la sua infanzia perduta.
Chaplin rimase a tutti gli effetti un bambino, un bambino abbandonato che cerca disperatamente la propria casa e nel frattempo, trova ristoro in una barzelletta e in una risata fragorosa capace di essere calda come le braccia di una madre che aspetta il proprio figlio, a ritorno da casa.



Per uno scherzo del destino, Chaplin morì la notte di Natale del 1977, il Natale che lui non poteva sopportare perché, come diceva, gli ricordava la povertà vissuta da piccolo.




Buonanotte caro Charlie!
Grazie per la gioia
per le lacrime
e le tante risate!



Sempre nel cuore.













Fonte: Google/Wikipedia

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14 commenti:

  1. Complimenti, ampia recensione, un applauso

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  2. Ma quanto hai lavorato? Bellissimo articolo che rende onore al grande artista. Brava Vale, a te va il mio applauso

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  3. Bellissimo articolo, ampio e completo, hai reso omaggio al grande artista. Brava Vale a te un applauso

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    1. Grazie di cuore cara Marna per i tuoi cari commenti!! Ci ho lavorato tre giorni :) Chaplin meritava un articolo dettagliato e scrupoloso ^^

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  4. L'articolo non è solo dettagliato e scrupoloso, molti lo farebbero, è pieno d'amore ;questo fa la differenza che ti pone a livello di un'artista

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    1. Grazie cara Marna sei davvero gentile mi riempi il cuoricino di gioia con le tue belle parole!! *___* grazie di cuore!! ;**

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  5. great article on Charlie Chaplin. Your writing clearly
    Articulated your love for this man. Well done (Sav)

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    1. Thank you dear Saverio! I'm glad you liked it! ^^ I love madness the great Charlie Chaplin was a myth that has left its mark forever in the history of the great Cinema! :)

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  6. Bellissima recensione cara Valentina accuratissima hai fatto un ottimo lavoro, trasmetti tutta la tua passione per questo grande artista brava

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    1. Grazie di cuore cara Cristina!! Si Charlie è il mio mito lo amo da quand'ero piccolina, i suoi film mi hanno insegnato tantissimo e per questo, lo ringrazierò sempre! :)

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  7. Ed io devo ringraziare te, se non avessi seguito i tuoi consigli ancor oggi mi sarei persa alcuni dei suoi capolavori come "il monello" e "luci della ribalta" grazie mia cara Valentina con gli amici non si smette mai di imparare 😘

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    1. Grazie di cuore cara Cristina!! Le tue parole sono bellissime! Sono felice che i suoi film ti siano entrati nel cuore, non avevo dubbi! ;) Un abbraccio cara!! ;**

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  8. Io non ho parole..questo articolo è meraviglioso! Condivido pienamente tutto ciò che hai scritto, il cinema (quello autentico, però!!) è nato grazie a questo genio che ha lasciato ai posteri un'eredità che pochissimi al giorno d'oggi, sono capaci di interpretare ed è un peccato. I suoi film sono LE pietre miliari e dovrebbero essere visti da tutti, io per prima devo recuperarne ancora un qualcuno. Complimenti cara ;) ps, ma le locandine??!! *^*

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    1. Rosalia carissima!! Grazie per aver commentato l'articolo che ho scritto sul mio amato Charlie! ^^ Concordo in pieno quello hai scritto, i suoi film vanno assolutamente visti da tutti per comprendere appieno il Genio qual era Chaplin! Che è stato in grado di influenzare le opere future. La sua eredità è per sempre. Un abbraccio carissima! ;** Passa quando vuoi a commentare, ti aspetto! ^^ ;**

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