Questa storia comincia per essere esatti, il 24 settembre 1871, grazie a un giovane tormentato, che cerca disperatamente di esprimere il proprio sé e la propria arte a tutto il mondo, il suo nome è Arthur Rimbaud, un diciassettenne disgustato dalla vita monotona e noiosa di paese e desideroso invece di conoscere il mondo ma soprattutto, di conoscere la grande Parigi che lo sta aspettando.
Rimbaud è disperato: nel paesino di Charleville nelle Ardenne, nulla accade, nulla si muove, esiste solo il lavoro dei campi, tutto è fermo, non c'è arte, non c'è vita, non c'è passione in nulla, la rigidità integralista di una madre troppo religiosa lo soffoca, il padre militare è scomparso nel nulla, ha disperatamente bisogno della Ville Lumière, ma ha soprattutto bisogno che qualcuno si accorga di lui e della sua poesia. Rimbaud ne scrive tantissime, riempie i quaderni ma non basta, a Charleville nessuno lo nota, a nessuno interessano quelle parole che non vengono capite da nessuno, l'unica cosa che conta è il lavoro nei campi.
Ma qualcosa d'improvviso cambia per sempre la vita del giovane Rimbaud poiché scopre il grande e già affermato poeta Paul Marie Verlaine.
Rimbaud lo stima, ama le sue poesie, ama come sa dire le cose in versi, vuole imparare dal grande poeta molto di più di quello che sa e così sarà. Verlaine è un poeta maturo, ha ventisei anni mentre Rimbaud appena 17, Verlaine è uno dei famosi parnassiani, Rimbaud cerca disperatamente il suo aiuto, gli invia così le sue poesie, nella speranza che siano apprezzate dal grande poeta.
Ed ecco la risposta di Verlaine che lascia senza fiato il giovanissimo Rimbaud:
«Venga, cara grande anima! La chiamiamo, l’aspettiamo!».
Verlaine abita nel quartiere degli artisti parigino, Montmartre, insieme alla moglie Mathilde, nella casa dei suoceri, la moglie è incinta già del piccolo Georges Verlaine che nascerà il 28 Ottobre 1871. Decide così di ospitarlo per qualche giorno e conoscerlo dal vivo, pagherà lui i biglietti del treno che porterà il giovane poeta da Charleville a Parigi.
Nelle poesie di Rimbaud, Verlaine vede un predestinato a diventare un grande poeta, lo sente, sa per certo che sarà così e farà di tutto pur di aiutarlo nell'impresa.
Quando lo accoglie la sorpresa è assai grande: Rimbaud è un ragazzino minuto ed emaciato con capelli perennemente arruffati e lo sguardo vago e perduto dei suoi diciassette anni.
Verlaine si aspettava un ragazzo sui 21 anni ed è assai sconvolto da questa sorpresa: come ha potuto un ragazzino di 17 anni scrivere quelle poesie? Un Genio pensa, non può che esserlo. E non si sbagliò.
Nelle poesie di Rimbaud, Verlaine vede un predestinato a diventare un grande poeta, lo sente, sa per certo che sarà così e farà di tutto pur di aiutarlo nell'impresa.
Quando lo accoglie la sorpresa è assai grande: Rimbaud è un ragazzino minuto ed emaciato con capelli perennemente arruffati e lo sguardo vago e perduto dei suoi diciassette anni.
Verlaine si aspettava un ragazzo sui 21 anni ed è assai sconvolto da questa sorpresa: come ha potuto un ragazzino di 17 anni scrivere quelle poesie? Un Genio pensa, non può che esserlo. E non si sbagliò.
Era il 24 settembre 1871 quando Verlaine apriva le porte, ignaro, al suo grande amore, al suo grande peccato.
Tra Verlaine e Rimbaud si instaura da subito una grande amicizia, Rimbaud riesce a comprendere Verlaine, nonostante la sua giovane età, sa capirlo, sa capire la sua arte, tra di loro nasce di colpo un grande affetto, una simpatia che di lì a poco si trasforma in un grande amore tormentato e passionale.
La Parigi bempensante e borghese d'allora li ostacola, li guarda male e li giudica anche perché i loro vizi sono tanti, l’assenzio, l'alcool che cercano di distogliere la mente di Verlaine sulla moglie e sul figlio che lo attendono a casa.
Ma la passione e l'affetto verso il giovane Rimbaud rende completamente schiavo Verlaine, non riesce a staccarsi da lui, nonostante le litigate, le sfuriate continue del giovane Rimbaud che gli vomita addosso sceneggiate di gelosia, che lo schernisce, lo rifiuta e poi... e poi lo riprende con più passione e tormento di prima.
Questo strano amore tra i due è così forte che li spinge alla fuga insieme, nel luglio del 1872. Rimabud sembra dire a Verlaine:
"Portami via, portami lontano da qui, fammi vedere il mondo... fammi vedere il Mare!"
(Le gif, le foto e i video sono tratti dal film "Poeti dall'inferno" con Leonardo di Caprio e David Thewlis. Il film narra la vita dei due poeti francesi).
P.S: Se non lo avete ancora visto.... Rimediate! ;)
Così partono e da Bruxelles arrivano fino a Londra dove vivranno insieme due anni. Verlaine comincia a scrivere “Romances sans paroles”, il suo capolavoro, la testimonianza di un amore così grande da poterlo descrivere in parole ma che riesce e si trasforma in un capolavoro senza tempo.
Nel periodo in cui sono insieme scrivono, si amano, litigano e ritornano a scrivere i loro immortali versi. Quando vede il Mare, Rimbaud capisce, è ora di scrivere una poesia, eccola:
Questa per me, è tra le più belle poesie scritte da Rimbaud, ma la mia preferita in assoluto rimane "Sensazione"
Qui la poesia scritta da Rimbaud, questa è la sua calligrafia
E Verlaine ci donava altrettanti versi immortali e indimenticabili, ecco le mie preferite:
Poiché l’alba si accende
Poiché l’alba si accende, ed ecco l’aurora,
poiché, dopo avermi a lungo fuggito, la speranza consente
a ritornare a me che la chiamo e l’imploro,
poiché questa felicità consente ad esser mia,
facciamola finita coi pensieri funesti,
basta con i cattivi sogni, ah! Soprattutto
basta con l’ironia e le labbra strette
e parole in cui uno spirito senz’anima trionfava.
E basta con quei pugni serrati e la collera
per i malvagi e gli sciocchi che s’incontrano;
basta con l’abominevole rancore! Basta
con l’oblìo ricercato in esecrate bevande!
Perché io voglio, ora che un Essere di luce
nella mia notte fonda ha portato il chiarore
di un amore immortale che è anche il primo
per la grazia, il sorriso e la bontà,
io voglio, da voi guidato, begli occhi dalle dolci fiamme,
da voi condotto, o mano nella quale tremerà la mia,
camminare diritto, sia per sentieri di muschio
sia che ciottoli e pietre ingombrino il cammino;
sì, voglio incedere dritto e calmo nella Vita
verso la meta a cui mi spingerà il destino,
senza violenza, né rimorsi, né invidia:
sarà questo il felice dovere in gaie lotte.
E poiché, per cullare le lentezze della via,
canterò arie ingenue, io mi dico
che lei certo mi ascolterà senza fastidio;
Canzone d’autunno
I lunghi singulti
dei violini
d’autunno
mi lacerano il cuore
d’un languore
monotono.
Pieno d’affanno
e stanco, quando
l’ora batte
io mi rammento
remoti giorni
e piango.
E mi abbandono
al triste vento
che mi trasporta
di qua e di là
simile ad una
foglia morta.
Piange nel mio cuore
Piange nel mio cuore
Come piove sulla città.
Cos’è questo languore
Che penetra il mio cuore?
O dolce brusio della pioggia
A terra e sopra i tetti!
Per un cuore che si annoia
Oh il canto della pioggia!
Piange senza ragione
In questo cuore che si accora.
Cosa! Nessun tradimento?
Questo dolore è senza ragione.
È certo la peggiore pena
Di non sapere perché
Senza amore e senza odio
Il mio cuore ha tanta pena.
Noi saremo
Noi saremo, a dispetto di stolti e di cattivi
che certo guarderanno male la nostra gioia,
talvolta, fieri e sempre indulgenti, è vero?
Andremo allegri e lenti sulla strada modesta
che la speranza addita, senza badare affatto
che qualcuno ci ignori o ci veda, è vero?
Nell’amore isolati come in un bosco nero,
i nostri cuori insieme, con quieta tenerezza,
saranno due usignoli che cantan nella sera.
Quanto al mondo, che sia con noi dolce o irascibile,
non ha molta importanza. Se vuole, esso può bene
accarezzarci o prenderci di mira a suo bersaglio.
Uniti dal più forte, dal più caro legame,
e inoltre ricoperti di una dura corazza,
sorrideremo a tutti senza paura alcuna.
Noi ci preoccuperemo di quello che il destino
per noi ha stabilito, cammineremo insieme
la mano nella mano, con l’anima infantile
di quelli che si amano in modo puro, vero?
Orribile notte d’insonnia
Senza la presenza benedetta
del tuo caro corpo accanto a me,
senza la tua bocca tanto baciata
anche se troppo scaltra
e sempre in malafede,
senza la tua bocca tutta menzogne,
ma così franca quando ci penso
e che sa consolarmi
sotto l’aspetto e la specie
di una fragola – e, buona commedia! –
di un plausibilissimo parlare,
e soprattutto il pentacolo
dei tuoi sensi e il miracolo
multiplo e uno, fiore e frutto,
dei tuoi duri occhi di strega,
duri e dolci a modo tuo…
Buon Dio! che terribile notte!
Verlaine, il 3 luglio del 1873, lascia l’amante a Londra, dopo una delle sfuriate di Rimbaud è deciso a tornare a casa per implorare il perdono di sua moglie e ritornare sui suoi passi. Rimbaud è distrutto e senza un soldo. Scrive strazianti lettere al suo Paul cercando di farlo tornare ma non tornerà, sarà Rimbaud a raggiungerlo a Bruxelles.
La riconciliazione tra i due sembra prossima ma Rimbaud annuncia di voler tornare a Parigi, stanco dei continui ripensamenti del suo amato e di lasciarlo, questa volta per sempre.
Il 10 luglio Verlaine compra un revolver, accecato dalla rabbia, dal dolore e dal troppo alcool, spara a Rimbaud per impedirgli di lasciarlo. Un proiettile centra il pavimento mentre l’altro prende di striscio il polso di Rimbaud.
Rimbaud tuttavia non vuole denunciarlo, ma mentre si incammina verso la stazione, viene minacciato di nuovo da Verlaine che non vuole essere lasciato. Rimbaud allora ferma un poliziotto e lo fa arrestare. Il tentato omicidio passerà in secondo piano, la vera colpa di Verlaine, che lo farà rimanere per diciotto mesi in carcere, sarà quella di aver amato un uomo.
Rimbaud non supera facilmente tutto quello che ha vissuto con Verlaine, l'amore, la passione, i litigi, i dissapori, le sfuriate, gli spari e la separazione definitiva, lo porteranno a scrivere la sua opera più importante, “Une saison en enfer”, letteralmente “una stagione all’inferno”, il suo capolavoro.
Il loro amore finì così, si incontrarono ancora una volta dopo che Verlaine ebbe scontato due anni di carcere ma il loro incontro finì in un'altra sfuriata, questa volta definitiva.
Il loro amore ha destato scandalo, ha sconvolto i benpensanti, ha indignato, ha fatto discutere e ancora adesso è in grado di farlo ma c'è una cosa che lo rende meraviglioso: l'amore anche se tormentato che hanno saputo darsi a vicenda e che li ha aiutati a scrivere tra le loro opere più belle. La cosa davvero importante è che erano insieme quando hanno scritto i loro capolavori. Hanno camminato con passi da poeti l'uno vicino all'altro, spalla contro spalla e non hanno mai potuto dimenticarsi a vicenda.
Verlaine chiedeva sempre ai suoi amici se avessero avuto notizie del ragazzo e Rimbaud dopo questa esperienza, ha finito per portarsi dietro strascichi psicofisici per tutta la sua purtroppo, breve vita.
Rimbaud muore giovanissimo, a soli 37 anni nel 1891, in seguito ad una cancrena che gli ha paralizzato quasi tutto il corpo. Visse gli ultimi anni della sua vita in Africa e tornò in Francia ormai ammalato.
«La mia giornata è finita; abbandono l'Europa. L'aria marina mi brucerà i polmoni, i climi sperduti mi abbronzeranno»
Verlaine morirà a 51 anni nel 1896, per una polmonite. Gli ultimi anni di Verlaine sono tristi, è solo, alcolizzato e malato ma viene eletto nel 1894 "Principe dei Poeti" .
All'indomani del suo funerale, numerosi quotidiani riportano un curioso avvenimento: la notte seguente le esequie, la statua della Poesia, in cima all'Opéra, ha perso un braccio che si è schiantato, con la lira che sosteneva, nel luogo dove il carro funebre di Verlaine era da poco passato. Venne sepolto nel Cimitero dei Batignolles, a Parigi.
Questa è la statua alla memoria di Verlaine ai Giardini del Lussemburgo a Parigi
Rimbaud è seppellito nel cimitero di Charleville-Mézières.
A dividere i due corpi 245 chilometri, a dividere le due anime... ormai più nulla.
Vicini. Sempre.
".. Il tuo nome radioso canterà nella gloria
perché tu mi hai amato come si doveva".
Verlaine
Da Dediche: A Arthur Rimbaud
Fonti: Google, Wikipedia.
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Bellissimo post su due grandissimi poeti! Complimenti!
RispondiEliminaTi ringrazio! ;)
EliminaBellissimo post!
RispondiEliminaGrazie mille!! ^^
EliminaBella recensione!
RispondiEliminaGrazie davvero!! :)
EliminaPagina stupenda, ancora complimenti
RispondiEliminaGrazie di cuore cara Marna!!! *____* Adoro Verlaine e Rimbaud!!! Parlerei sempre di loro ^^ La loro storia mi affascina sempre *-* Un Bacio!! ;**
EliminaBellissimo post, accuratissimo, mi hai rifatto rivivere questa immensa storia d'amore tra poesie, passione e disperazione.
RispondiEliminaBellissime le immagini che hai scelto, il film lo adoro! Complimenti mia cara amica quando ci si mette passione si ottengono ottimi risultati e tu gliene metti davvero tanta e si vede 😍❤
Grazieeeeeee cara Cristina!! <3<3<3 Sono contenta ti sia piaciuto! ^^ Concordo il film che ne hanno tratto è bellissimo, me lo riguardo ogni anno!! ^^ Di Caprio assolutamente fantastico e lo stesso David Tewlis che interpretava Verlaine, sono stati superlativi e interpretare due grandi poeti che hanno fatto la storia non era per niente facile eppure ce l'hanno fatta, questo perché sono entrambi grandissimi attori! ;)
EliminaBellissimo e dettagliato articolo, come sempre Vale!
RispondiEliminaEster ��
Grazie cara Ester!! ^^ Felicissima che ti sia piaciuto! ^^ Amo Verlaine e Rimbaud, sono tra i miei poeti preferiti! <3
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