venerdì 30 novembre 2018

"Una Principessa in fuga"




Titolo: Una principessa in fuga

Autore: Elizabeth Von Arnim

Editore: Bollati Boringhieri

Pagine: 253

Genere: Narrativa

Prezzo: 12,50 €

Prezzo e-book: 6,99 €

Letto in formato: Cartaceo


Trama

La giovane principessa Priscilla è stanca, stanca morta della vita di corte, del protocollo, delle dame di compagnia e di tutti gli obblighi cui deve sottostare per il solo fatto di essere figlia del granduca di Lothen-Kunitiz. Così progetta la fuga da palazzo, una fuga inesorabilmente e frettolosamente anticipata non appena il granduca decide di dare Priscilla in moglie a un cugino. Accompagnano Priscilla il bibliotecario Fritzing - ufficialmente bibliotecario, in realtà una via di mezzo tra un padre, troppo assente quello vero, e la madre che Priscilla ha perso anni prima - e la cameriera Annalise, ignara del fatto che la principessa abbia deciso di trasferirsi in un piccolo cottage della campagna inglese soffocato dai rampicanti, senza servitù, per condurre finalmente una vita del tutto normale. Priscilla può adesso cominciare la vita che sogna da sempre: non avere nessun obbligo, se non quello di essere buona e aiutare i bisognosi. Ma la sua idea di bontà distribuire banconote di grosso taglio tra i paesani allibiti, rimpinzare di dolciumi i bambini, somministrare del rum a una vecchietta malata - non è delle più canoniche. Neanche a dirlo, presto i sogni si infrangono: i soldi finiscono, la cameriera avvilita tesse un ricatto ai danni di Priscilla, le famiglie del villaggio mal tollerano lo scompiglio che l'arrivo della principessa ha portato con sé. Ma, come in ogni fiaba che si rispetti, non manca il lieto fine. O quasi.


L'autrice


Elizabeth von Arnim, il cui vero nome è Mary Annette Beauchamp, nacque a Sidney in Australia nel 1866 da una famiglia appartenente alla borghesia coloniale inglese. Ben presto si trasferì in Inghilterra dove, durante l’infanzia, si dedicò soprattutto allo studio e alla pratica della musica presso il Royal College of Music. L’ambiente da cui proveniva e in cui visse vantava parentele e amicizie illustri, tra cui Katherine Mansfield (Kathleen Beauchamp), cugina e futura famosa scrittrice di racconti, e gli autori britannici Edward Morgan Forster e Hugh Walpolen, oltre a Herbert George Wells che, nella sua autobiografia, descriverà la Armin come “la donna più intelligente della sua epoca”. 



Nel 1891, durante un tour europeo, conobbe a Roma il futuro marito, il conte tedesco Henning August von Arnim-Schlagenthin, figlio adottivo di Cosima Wagner. Trasferitasi inizialmente a Berlino, la coppia visse poi per diciotto anni nella tenuta di famiglia in Pomerania. La Arnim ottenne dal marito il permesso di scrivere e pubblicare romanzi, a condizione che non venisse rivelata la sua vera identità. Il primo romanzo autobiografico “Il giardino di Elisabeth” uscì nel 1899 ed ebbe un immediato successo. Subito dopo seguirono altri due romanzi, che avviano l’autrice verso una luminosa carriera: “Un’estate sola” (1899) e “Il circolo delle ingrate” (1902). In tutte le sue opere la Arnim si firmerà semplicemente come Elisabeth, tranne che per il romanzo epistolare “Christine” pubblicato nel 1917 e giudicato antitedesco, dove userà lo pseudonimo di Alice Cholmondeley. Tra gli anni Venti e Trenta Elizabeth von Arnim pubblicherà altri diciassette romanzi di successo, incentrati principalmente sulla condizione della donna in una società che stentava ancora a riconoscere la parità dei diritti. Il tema della condizione subalterna in cui le donne del suo tempo erano costrette a vivere venne ripreso con estrema chiarezza e tenacia soprattutto in “Un incantevole aprile” (1922), considerato uno dei più bei romanzi dell’autrice. I temi della fuga, della solidarietà, del bisogno di indipendenza e di emancipazione femminile attraversano comunque tutta la sua produzione letteraria. 


Monumento a Elizabeth von Arnim a Buk (Polonia)

Le storie raccontate sono tratteggiate con una scrittura limpida, acuta e intelligente che rende piacevole la lettura, mentre l’attenzione posta ai piccoli dettagli della quotidianità suscita nel lettore non pochi spunti di riflessione.
Dopo un secondo breve matrimonio con il duca John Francis Stanley Russell, fratello maggiore del filosofo Bertrand Russell, Elizabeth von Arnim trascorse gli ultimi anni della sua vita fra Svizzera e Francia. Trasferitasi a partire dal 1939 negli Stati Uniti, morì nel 1941 nella Carolina del Nord.

Tutti i suoi romanzi sono pubblicati in Italia dalla casa editrice Bollati Boringhieri .



Bibliografia

1898 - Il giardino di Elizabeth
1899 - Un'estate da sola
1900 – Il giardino perduto
1901 – Il circolo delle ingrate
1904 - Elizabeth a Rugen
1905 - Una principessa in fuga
1907 - Lettere di una donna indipendente 

1909 - La memorabile vacanza del barone Otto
1914 - La moglie del pastore
1917 - La storia di Christine 
1919 - Cristoforo e Colombo 
1920 - Uno Chalet tutto per me 
1921 – Vera
1922 - Un incantevole aprile 
1925 – Amore
1926 - Vi presento Sally 

1929 - Colpa d'amore
1931 - Il padre
1934 - La fattoria dei gelsomini 

1936 - I cani della mia vita 
1940 - Mr Skeffington 



La mia recensione

Priscilla è una giovane Principessa che, stanca di vivere a corte tra mille obblighi, noia e inerzia totale, fugge da palazzo accompagnata dal suo fedele Fritzing, un misto tra padre/madre/amico per la vita e servitore fedele. Insieme danno inizio a questa fuga, 
nascondendosi sotto falsi nomi, accompagnati dalla cameriera Annalise, per approdare a Baker's Farm, in un piccolo cottage nella campagna inglese.




Ecco in questo pezzo bellissimo come l'autrice ci descrive Priscilla: 


"Lei, la più poetica delle principesse, fatta in apparenza di avorio e ambra, ed esteriormente controllata, serena e gentile, internamente ardeva. Ardeva, aggiungerei, con una fiamma molto pura. Era la fiamma più pura tra le fiamme pure, quella che divampa alta al pensiero di nobili ideali quali la libertà, bellezza della vita, semplicità. Una luce, vorrei far notare, oltremodo rara da trovare nel cuore di una donna".


Priscilla vuole finalmente vivere, non ne può più di inchini, lacchè, pranzi e cene servite alla stessa ora, e soprattutto, non vuole diventare la promessa sposa di suo cugino!
Mossa da buone intenzioni, proverà però sulla propria pelle, cosa vuol dire vivere e rimboccarsi le maniche, giorno per giorno; capirà cosa vuol dire essere indebitati, cosa si prova a morire (quasi) di fame.


Priscilla sconvolgerà il piccolo paese profondamente cattolico e rigidissimo, farà infatuare i giovani ragazzi della comunità, per non parlare delle loro madri che la guarderanno con occhi malevoli e guardinghi.
Priscilla, buona d'animo, distribuirà banconote ai paesani increduli (ma felici) e rimpinzerà di dolci i bambini dell'intera comunità. 



Purtroppo però il denaro di corte finirà presto e così anche le speranze di Priscilla di rifarsi una nuova vita.
Nello scompiglio totale, le famiglie del villaggio si stancheranno presto di Priscilla e cercheranno in tutti i modi di mandarla via.




La lettura è scorrevole e piena di humour, con scene letteralmente esilaranti scritte con grande maestria dall'autrice, (che è entrata tra le mie preferite e voglio recuperare tutti i suoi libri). La storia scorre veloce come una commedia romantica/comica piena di ritmo e colpi di scena. Più di una volta sono cascata dalla sedia dalle risate a causa delle scenette comiche stile british presenti in questo libro! xD 
L'autrice è straordinaria, mentre si legge, all'improvviso, tra le righe, ecco arrivare le sue zampate di ironia, il suo modo ironico di vedere le cose, la sua capacità di cogliere nelle persone la meschinità, l'involontaria comicità e il candore.
Quando si finisce il libro si ha la sensazione di aver attraversato un giardino profumato e rilassante. Il suo stile di scrittura è raro oramai. Ha il sapore del delicato e dell'antico.
Lettura davvero esilarante a tratti dunque, ma che ci fa riflettere alla fine sulla vita e sui suoi sacrifici. E' giusto vivere una vita da "principessa", con tutto ciò che si può volere e amare ma sentirsi completamente vuoti dentro il cuore? O è giusto invece, vivere una vita modesta e darsi agli altri e sentirsi veramente vivi?
Priscilla alla fine dovrà scegliere il suo destino.
D'altronde lei è pur sempre una principessa. Ad un certo punto, tutto sembra sgretolarsi e cadere, ce la farà a vivere davvero questa vita? O sceglierà di ritornare a palazzo? dove d'altronde è quello il suo posto? Per saperlo dovrete ovviamente leggere questo libro che vi consiglio! Dovete assolutamente conoscere questa autrice se ancora non la conoscete, perché il suo stile è impeccabile e il suo humour vi resterà impresso! (e vi farà cadere dalla sedia xD)
Voglio ringraziare Rosalia, mia cara amica, per avermelo regalato! E' stata una lettura davvero piacevole! ;*




Lunga vita a Elizabeth Von Arnim! ^^






2 commenti:

  1. Bellissima presentazione, bella recensione, stupende immagini. Che dire? Un applauso a Valentina

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie di cuore cara Marna!! Come sempre le tue parole mi riempiono il cuoricino! ^^ Felice che ti sia piaciuta! ;*

      Elimina

"L'anima con la penna in mano" di Mario Pino Toscano

Titolo : "L'anima con la penna in mano" Autore : Mario Pino Toscano  Editore : INTERMEDIA Edizioni Pagi...